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IUl quarto viaggio di Colombo

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Quarto viaggio
All'inizio  del 1502 Cristoforo Colombo domandò ai sovrani di Spagna  il permesso di compiere un altro viaggio; essi acconsentirono ed egli parti l'11 maggio da Cadice con quattro caravelle.

Con lui questa volta erano il fratello Bartolomeo e il figlio tredicenne Ferdinando, che in seguito stese la cronaca del viaggio.

Il piano di Colombo era grandioso: navigare verso ovest la costa meridionale della Cina (Cuba) e il Paradiso terrestre recentemente scoperto (America Meridionale) fino a raggiungere le Indie, quindi proseguire il viaggio e aggiungere la Spagna attraverso l'altro emisfero.

Il 15 giugno Colombo scopri la Martinica, l'isola a sud della Dominica, la prima terra avvistata nel viaggio del 1493.

Martinica
Due settimane  dopo, la flotta fece una sosta imprevista a Santo Domingo, quindi prosegui attraverso il Mar Caribico trovando, a un certo punto la strada bloccata dal continente centro-americano.

Ritenendo che quel territorio fosse l'Indocina, che, come noto, si protendeva dall'Asia orientale verso sud, Colombo impiegò diversi mesi a cercare una via per attraversarla o per aggirarla.

Lasciato il suo primo approdo nell'Honduras veleggiò lentamente verso sud, lungo le coste del Nicaragua e della Costarica fino a Panama, lottando costantemente contro venti, correnti contrarie e tempeste.

Le condizioni atmosferiche erano tra le peggiori che Colombo avesse mai incontrato; una tempesta che si scatenò il 6 dicembre e durò un mese e fu, a suo dire, la più violenta nella sua lunga esperienza di marinaio.

Panama
racconta Colombo
raccontano
Rio Belen
Rio Belen
Gli Indiani  lungo tutta la costa avevano ornamenti d'oro in abbondanza. Quando Colombo venne a sapere che la maggior parte del minerale aurifero dal quale era stato estratto l'oro proveniva da una zona selvaggia dell'istmo che chiamò Veragua, si precipitò in quella regione.

Nella speranza di aver finalmente realizzato una scoperta veramente redditizia, nel gennaio 1503 ancorò la flotta nel Rio Belén, con l'intenzione di lasciare lì una caravella e relativo equipaggio, con il compito di estrarre un carico del prezioso minerale. Ma gli Indiani Guaimi, che abitavano nella zona, erano di altro avviso e dopo una serie di aspri scontri, Colombo decise di rinunciare al progetto.

Verso la metà di aprile egli abbandonò il territorio e anche una caravella che si era arenata a ridosso di un banco di sabbia.
Se da una lato la notizia che gli uomini arrivati d’oltre mare erano aggressivi e feroci si era sparsa presso tutte le tribù indiane della costa e delle isole, dall'altro lo sterminio sistematico degli Indios era ormai iniziato.

Tratta degli schiavi
Schiavi ed altre nazioni in America

Poco dopo,  un altro nemico, meno violento ma altrettanto pericoloso - le brume - distrusse un'altra caravella. Moltiplicandosi rapidissimamente alle temperature tropicali, questi piccoli organismi attaccarono ben presto anche le altre due caravelle.

Quando le navi giunsero a Giamaica verso la fine di giugno, sei pompe lavoravano giorno e notte per mantenere a galla gli scafi ormai marciti.

Resosi conto che le navi non erano in grado di arrivare fino a Hispaniola, Colombo le fece arenare in una baia riparata, e qui gli esploratori furono costretti a soggiornare per un anno, vivendo alla meno peggio sulle navi.


Le brume divorano le navi
Brume
La nave di soccorso  arrivò solo il 29 giugno 1504.

Colombo si era ormai riappacificato con gli ammutinati e tutti, con grande sollievo, si misero in viaggio per Hispaniola: la durissima prova del quarto viaggio di Colombo era terminata.

Da Hispaniola, Colombo, con il fratello Bartolomeo, il figlio Ferdinando e 22 membri dell'equipaggio noleggiò un veliero per la Spagna, dove giunse nel novembre 1504, completamente esausto.

Il re non mantiene gli impegni
Il re non mantiene gli impegni
Quando la tanto  venerata regina Isabella mori tre settimane dopo, questa perdita dovette apparire all'anziano esploratore come un presagio della propria morte imminente.

Risollevò il morale di Colombo la nomina del figlio a governatore di Hispaniola.l
Il filgio di Colombo nomionato governatore di Hispaniola
Il figlio nominato governatore di Hispaniola

Nell'ultimo anno  della sua vita soffri sempre di più a causa dell'artrite e dell'indifferenza dei contemporanei per le sue grandi imprese.

Mori il 20 maggio 1506, confortato dalla presenza del fratello Diego, dei suoi due figli e di alcuni amici fedeli, tra cui i coraggiosi marinai Mendez e Fieschi che, con la loro audace traversata in canoa, gli avevano evitato l'umiliazione di una tomba sconosciuta.

Cristoforo Colombo morì convinto di aver portato a termine proprio l'impresa per la quale era partito 14 anni prima; non ebbe il neppur minimo sospetto di aver effettuato la più strepitosa scoperta geografica di tutti i tempi: invece di arrivare alle Indie, aveva aperto la via verso un intero nuovo mondo.

Le spoglie di Colombo in Siviglia
Le spoglie di Colombo in Siviglia
 
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