La conquista del Polo Nord - grandinavigatori

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La conquista del Polo Nord

I grandi navigatori





Prima di analizzare come fu raggiunto il Polo Nord, vediamo quanto sia difficile viverci.


Il 6 aprile 1909 Robert Peary affermò di essere la prima persona nella storia ad avere raggiunto il Polo Nord anche se è stato posto in dubbio che lo abbia mai effettivamente raggiunto. Viaggiò con l'ausilio di slitte trainate da cani e tre diverse squadre di supporto che sostituì ad intervalli successivi prima di raggiungere il Polo. Molti esploratori moderni, compresi sciatori olimpici con attrezzature moderne, sostengono che Peary non avrebbe potuto raggiungere il polo a piedi nel tempo da lui dichiarato.
Robert Peary
Tom Peary



Nel 2005 l'esploratore britannico Tom Avery, con quattro colleghi, completò un viaggio al polo in 36 giorni, 22 ore e 11 minuti con 16 cani husky che trainavano due slitte che erano le repliche di quelle utilizzate da Peary. Alcuni credono che la spedizione Avery abbia reso giustizia a Peary, dimostrando che la velocità di Peary non fosse così impossibile, dopo tutto, giacché il tempo impiegato da Avery era di circa quattro ore inferiore a quanto affermato da Peary.
Tom Avery
Nel 1989 la National Geographic Society arrivò alla conclusione che, in base alle ombre nelle fotografie e alle misurazioni oceaniche annotate, Peary fosse arrivato a non più di 5 miglia di distanza dal Polo.


Nel 1926 ci fu il 1° avvistamento indiscusso del Polo Nord a bordo del dirigibile Norge, progettato e pilotato dall’italiano Umberto Nobile accompagnato dall'esploratore norvegese Roald Amundsen.





Nel 1828 Nobile sorvolò il Polo una seconda volta a bordo del dirigibile Italia.
Durante il viaggio di ritorno però l'Italia si schiantò sulla banchisa polare.
Da questo incidente, che ebbe rilevanza mondiale, prese il via anche la prima grande spedizione internazionale di soccorso al Polo Nord.

Umberto Nobile
La storia di Umberto Nobile
 
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