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La storia del sestante

Curiosità
sestante
Il sestante ebbe un progenitore illustre : l’astrolabio.

Come il sestante, era uno strumento con cui si misuravano gli angoli celesti. Il nome deriva dall’unione dei termini greci “astron” e “lambano”; letteralmente “prendo gli astri”.

Un rudimentale astrolabio risalente a II secolo a.c. è stato rinvenuto  nell’isola di Anticitera. La sua invenzione è attribuita a Ipparco di Nicea (II secolo a.c.) uno dei massimi astronomi della storia.
Astrolabio
astrolabio
Dalla Grecia l'astrolabio si diffuse prima ad  Alessandria d’Egitto e poi in tutto il bacino Mediterraneo. Raggiunse il suo momento di

massimo perfezionamento grazie alle profonde conoscenze
matematiche e astronomiche degli Arabi

ed in particolare  per opera del viaggiatore e geografo arabo Leone l’Africano (1485-1554) che svolse un importante ruolo di mediazione tra l'Islam e il mondo occidentale.

Lo strumento riscosse grande fortuna, tanto che rimase insuperato fino alle soglie del XVII secolo, quando fece la sua apparizione il sestante, uno strumento a doppia riflessione.
Astronomia araba
Astronomia araba
L’importanza della doppia riflessione è dovuta al fatto che la collimazione tra due punti (ad esempio il sole e l’orizzonte) avviene tramite la riflessione di due specchi che sottraggono il moto dovuto all’imbarcazione.

Nel momento in cui l'orizzonte e l'oggetto celeste (il sole, nel nostro esempio) sono traguardati, in realtà sono fermi, anche se l'imbarcazione si sta muovendo.

Fu Sir Isaac Newton l'inventore del principi della doppia riflessione negli strumenti di navigazione, ma queste sue ricerche non furono mai pubblicate.

Successivamente, due uomini, indipendentemente l'uno dall'altro, riscoprirono il sestante attorno al 1730 : John Hadley (1682-1744), matematico inglese, e Thomas Godfrey, (1704-1749), inventore americano.
sestante marino
 
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