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I sogni di Magellano

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Viaggio di Magellano
Il giro del mondo di Magellano durò 3 anni : dal 21 settembre 1519 all’ 8 settembre 1522.
Il giro del mondo in solitario con un trimarano concluso il 22 gennaio 2008 dal francese Francis Joyon è stato realizzato in 57 giorni.
  • Fernao de Magalhaes nacque da una famiglia contadina che viveva tra le montagne all’estremo Nord del Portogallo.
  • Il padre manteneva la sua famiglia, composta dalla moglie, da Fernao, un fratello minore e due sorelle, con ciò che riusciva a produrre con un piccolo e modesto podere.
  • Malgrado la povertà in cui viveva, vantava tra i suoi antenati un nobile che aveva partecipato ad una crociata nel XI secolo ed era a questo antenato a cui doveva il titolo nobiliare di Alcade di Alverio. Titolo nobiliare che gli consentì di inviare il dodicenne Fernao alla corte del re Joao II in qualità di paggio.
Fernao, quando arriva a Lisbona, la trova eccitata dalla recente scoperta della rotta per le Indie fatta da Vasco de Gama.
  • Prima della scoperta di Vasco de Gama le spezie arrivavano in Europa attraverso un tortuoso e costoso cammino: gli Arabi le imbarcavano sulle loro navi nelle Indie e le scaricavano a Malindi, in Kenia; qui i Beduini organizzavano lunghe carovane che trasportavano le spezie attraverso il deserto fino ad Alessandria d’Egitto; ad attenderle c’erano le navi delle varie Repubbliche Marinare mediterranee, prima tra tutte quella di Venezia, per il relativo trasporto in Europa.
  • La nuova rotta, eliminando tutti questi trasbordi prometteva ai portoghesi grandi ricchezze.
Il re Joao II non vide mai i frutti della spedizione che con tanto entusiasmo aveva finanziato perché, annientato dal dolore per la perdita del suo unico figlio, si spegne lasciando come erede al trono il cugino Manuel.
Il nuovo re non possiede l’umanità del vecchio Joao II ed inizia il suo regno con grandi ambizioni ed il desiderio di conquistare le promesse nuove ricchezze.

Nord del Portogallo
Rotta di Vasco de Gama
Rotta di Vasco de Gama
Francisco Serrao
Francisco Serrao
Divisione del mondo
Divisione del mondo
Fernao ha stretto una grande amicizia con un altro giovane paggio di corte, Francisco Serrao, un sognatore come lui, ma che ha differenza di Fernao, chiuso ed introverso, affronta la vita con entusiasmo e fantasia.
Insieme cominciano a fantasticare nuove avventure per mare ed a ricercare imbarchi sulle tante navi in partenza per le Indie. Quando sono liberi dagli impegni di Corte i due ragazzi passano il loro tempo al porto ad osservare con grande invidia le navi in partenza.

Qualche mese dopo l’arrivo di Fernao alla corte del re Joao II si sparge la notizia che un certo Colombo, finanziato dalla Spagna, ha scoperto una nuova e più breve rotta per le Indie.

Ma aimè ben presto si scopre che Colombo non era tornato carico di spezie e di tesori come sperava e che ciò che ha scoperto non sono le Indie, ma un nuovo continente: L’America.

Le nazioni più cattoliche d’Europa, competono nella scoperta di nuovi territori, e ciò spinge il papa in persona a mettere ordine nel nascente conflitto tra le due potenze definendo una linea di confine che divide il mondo in due parti.

Dopo lunghe e laboriose trattative si raggiunse un compromesso: la raya inizialmente tracciata da papa Alessandro VI fu spostata di circa 270 leghe ad occidente.
  • In questo modo il Portogallo sarebbe rimasto con parte delle coste del Brasile, tutta l’Africa nera e l’Asia fino alle Molucche.
  • Alla Spagna sarebbe spettata quasi tutta l’America e l’oceano Pacifico con le sue isole.

Il successivo pontefice Giulio II ratificò nel 1506 l’accordo raggiunto.

In questo clima i giovani amici Fernao e Francisco Serrao, sognano di lasciare la corte per cercare più stimolanti avventure sui mari.

Maria Dolores
Fernao comincia a prestare attenzione anche alle donne e si innamora perdutamente della sorella dell’amico Francisco: Maria Dolores, una giovane molto bella dal sorriso fresco e radioso. A lungo Fernao si macera in questo suo segreto amore, poi, una sera, raccolto tutto il suo coraggio, si dichiara. Maria Dolores lo guarda stupita, poi scoppia in una risata e fugge di corsa verso casa.

Quella risata resterà negli orecchi di Fernao per tutta la vita ed ogni volta che la riascolterà gli ricorderà ciò che Maria Dolores sottintendeva :
“Come osi tu così povero e brutto aspirare al mio amore ?”.
Poiché alla bruttezza non può porre rimedio, Fernao decide che almeno la povertà dovrà essere cancellata dalla sua vita.

Nel 1505 Fernao e Francisco ottengono il loro primo imbarco per le Indie. Fernao ha 25 anni.
Per sette anni Fernao continua a navigare ed a battersi con la flotta portoghese per la conquista e la colonizzazione di nuove terre distinguendosi per la sua determinazione ed il suo coraggio.

Nel 1509 partecipa alla conquista di Malacca dove il sultano sembra accogliere con benevolenza e sottomissione i nuovi arrivati guidati dall’ammiraglio Sequeira, ma dietro le quinte trama i suoi inganni. Il sultano ha segretamente radunato all’interno del paese le sue truppe supportate da elefanti da guerra ed ha radunato in una piccola baia una flotta di sampam. Mentre gran parte dell’equipaggio è a terra, un gran numero di sampam si raduna intorno alle navi fingendo di voler commerciare.

L’unico a presentire il tranello è proprio Fernao che avvisa il comandante di una delle navi all’ancora: il capitano Garcia de Sousa. Il capitano si sbarazza degli indigeni a bordo ed invia, con l’unica scialuppa rimasta, tutte le altre sono a terra, Fernao ad avvertire l’ammiraglio Sequeira. Proprio mentre stava per avvertirlo del pericolo si sentirono le urla dei marinai a terra attaccati dagli indigeni. Fernao con la sua scialuppa si precipita a terra e si getta con alcuni marinai a difesa di un gruppo di una quarantina di portoghesi, tra cui l’amico Francisco Serrao, e dopo una strenua battaglia riesce a metterli in salvo.
Per due giorni Sequeirà cerca di negoziare la liberazione di 60 marinai portoghesi rimasti prigionieri del sultano. Vano ogni tentativo salpa non prima di aver mandato a terra i cadaveri di due indigeni catturati con il messaggio apposto: “Così il re del Portogallo vendica il tradimento dei suoi nemici !”

Imbarco per le Indie
imbarco
Malacca
Malacca
Goa
Goa
Ritorno in Portogallo
imbarcazione
Fernao ha un carattere deciso e determinato, qualità che lo mettono presto in evidenza e gli procurano incarichi di sempre maggiore responsabilità: i suoi punti di forza sono la forte volontà, il coraggio, la capacità di motivare gli uomini con il suo esempio.

Fernao da prova della sua abilità anche nella conquista di Goa. La sua esperienza lo porta a scontrarsi con l’ammiraglio Albuquerque, capo della spedizione, che ha pianificato lo sbarco in tempi che secondo Fernao renderanno impossibile poi la ripartenza per i venti contrari che incontreranno. Fernao ha ragione ed insieme all’amico Francisco che lo sostiene, si procura l’inimicizia dell’ammiraglio.

La conquista di Goa guidata dall’ammiraglio, nel frattempo nominato viceré, avviene con un barbaro quanto inutile bagno di sangue: più di seimila morti con moschee incendiate e centinaia di fedeli bruciati vivi. Disgustato dai massacri e dalla prevaricazione dominante, Fernao, che ha ormai guadagnato il rango di capitano, desidera ripartire per il Portogallo. Invano l’amico Francisco Ferrao cerca di convincerlo a restare.


Nel 1510 Fernao si imbarca su una nave in partenza per il Portogallo ed anche nel viaggio di ritorno ha modo di distinguersi per il suo coraggio e la sua perizia.
    • La sua nave ed un altro veliero si arenano su di un banco di sabbia e gli uomini a bordo si trasferiscono con le scialuppe su di un’isola vicina.
    • I comandanti delle due navi decisero di raggiungere con le scialuppe disponibili il vicino continente per chiedere aiuto suscitando tuttavia la ribellione dei marinai timorosi di essere abbandonati sull’isola.
    • Fernao si offre come ostaggio ai marinai a garanzia che gli ufficiali manterranno le loro promesse. La sua abnegazione pone fine alla rivolta ed in effetti sette giorni dopo ecco arrivare una caravella per recuperare gli uomini rimasti.
Ancora una volta il forte carattere a la determinazione di Fernao hanno risolto una difficile situazione.

Manuel I
Manuel I
Marocco
A 32 anni, Fernao, consapevole dei suoi meriti rientra a Lisbona nella speranza di ottenere dal re il comando di un galeone o addirittura di una flotta. E’ ormai un uomo maturo: dietro una facciata umile e dimessa nasconde coraggio, determinazione, attitudine al comando ed i suoi uomini gli riconoscono per tutte queste virtù un innegabile carisma.

Aimè, Fernao non riesce ad entrare nelle simpatie di re Manuel che sempre più ambizioso, arrogante e per niente riconoscente dei servizi a lui resi da Fernao lo liquida concedendogli una miserevole rendita.
Fernao non si arrende e si rimette a navigare alla ricerca di nuovi meriti che giustifichino l’affidamento di un comando che re Manuel gli ha per ora negato.

Alle insistenze di Fernao il re, spazientito risponde:
“Liberatemi di questo scocciatore. Visto che ci tiene tanto a menar le mani, che vada dunque in Marocco a combattere contro i Mori”

Nel 1513 partecipa alla grandiosa spedizione punitiva organizzata da re Manuel contro il Marocco, reo di non aver versato i tributi concordati.
La battaglia è aspra e Fernao combatte con la consueta irruenza restando ferito per la terza volta nella sua carriera: un colpo di lancia lo colpisce al ginocchio e per il resto dei suoi giorni Fernao su quella gamba continuerà a zoppicare.
Fernao è ora brutto ed anche storpio.
Gli viene affidato il compito di custodire il bottino conquistato; malauguratamente nottetempo sparisce del bestiame e Fernao viene ingiustamente accusato di averlo rubato. Profondamente ferito nell’orgoglio Fernao ritorna a Lisbona per discolparsi personalmente presso re Manuel.
Poiché era partito senza permesso Manuel si rifiuta di riceverlo e gli ordina di tornare in Marocco. Processato, fu assolto da ogni addebito, ma rientrato di nuovo in Portogallo non ottiene alcun riconoscimento dal re Manuel.
Disgustato, Fernao, spinto dal suo orgoglio ferito, si dimette dall’esercito.


Magellano immagina una nuova rotta
Verso il Brasile


Comincia da aggirarsi lungo le banchine d’ormeggio del fiume Tago rimuginando nuove impossibili avventure e comincia a frequentare con assiduità la Casa de India dove sono raccolte tutte le mappe ed i portolani raccolti in anni di ricerche e di navigazione.

I suoi sogni cominciano a prendere forma.

Invano l’amico Francisco Serrao, naufragato su di un’isola delle Molucche e diventato visir del Sultano di cui ha sposato la figlia lo invita a raggiungerlo in quel paradiso tropicale.

Fernao comincia a pensare di raggiungere sì l’amico, ma percorrendo una nuova rotta su cui fantastica ed immagina passare a sud del Brasile.

Fernao si è documentato:

    • Colombo è arrivato in centro America;
    • Giovanni Caboto a Nord ha scoperto nel 1497 l’esistenza di un grande continente;
    • a Sud esiste un altro grande continente dove era stato sospinto da una tempesta Pedro Alvares Cabral (il Brasile);
    • questo continente a Sud si estende fino alle basse latitudini, dove era arrivato nel 1501 Amerigo Vespucci (Rio de la Plata e forse anche in Patagonia).

Inoltre nel 1513 Vasco Nunez de Balboa ha scoperto lo stretto di Panama al di là del quale si estende un’oceano diverso dall’Atlantico.
Patagonia
Patagonia
Balboa, scopre lo stretto di Panama
Balboa

Fu la scoperta di Balboa che diede fiducia alle intuizioni di Magellano.

Nel 1501 Balboa aveva 26 anni quando partì per il nuovo mondo per far fortuna con le piantagioni che stavano sorgendo sull’isola di Hispaniola: s'imbarcò come clandestino su una nave che portava alcuni coloni a Panama.
A Darien, avendo appreso dagli indios che dall'altra parte dell'istmo vi era un grande oceano, il 1 settembre 1513 radunò 790 spagnoli e ottocento indigeni e s'inoltrò nella giungla. L'abilità delle guide e il fiuto di Balboa gli fecero individuare una strada che attraversava la lingua di terra in soli ottanta chilometri. Dopo ventiquattro giorni, dalla sommità di una montagna, gli esploratori scorsero l’ oceano promesso.
L'importante scoperta fruttò a Balboa il titolo d'ammiraglio del mare del Sud.
Rui Faleiro
Rui Faleiro
Nella casa delle Indie Fernao incontra il cosmografo Ruy Faleiro che indovina ed incoraggia le fantasie di Fernao sostenendo che un marinaio portoghese avrebbe addirittura visto quel passaggio che, simile allo stretto di Gibilterra, consentirebbe di raggiungere le Indie percorrendo una rotta inversa a quella fino ad allora seguita.
Secondo Faleiro il continente Sud non si estende per più di 2.000 miglia, poco più del Mediterraneo, e le isole delle Molucche, ricchissime di spezie, secondo i suoi calcoli si trovano nel territorio che la Raja ha assegnato nel 1494 alla Spagna.
I due diventano presto grandi amici ed insieme lavorano al comune progetto consultando nuovi documenti, nuovi portolani, sempre più convinti della possibilità di trovare un passaggio attraverso l’America per raggiungere le Indie.

L'addio a Lisbona
Lisbona
I due amici decidono di descrivere e documentare il loro progetto nella speranza di ottenere il necessario supporto dalla corte del re.
L’associazione della Casa delle Indie che raggruppa geografi e comandanti a cui il re ha delegato ogni decisione in merito a nuove spedizione
boccia il piano dei due “cospiratori”.
Fernao tenta un’ultima mossa.
Avendo accesso alla corte del re, avvicina Manuel e cerca di ottenere da lui il consenso ed il finanziamento della sua impresa.
Il tentativo fallisce: il re lo tratta con disprezzo e quando Fernao, preso atto del disinteresse del Portogallo per la sua impresa, gli chiede di poter tentare di ottenere i necessari finanziamenti da un’altra nazione si sente rispondere un :
“andate al diavolo !”
Fernao, deriso e disprezzato dall’intera corte, decise di lasciare il Portogallo e di non mettere mai più piede a Lisbona per nessuna ragione al mondo.

Arrivo a Siviglia
Siviglia
Fernao parte a dorso di mulo per la Spagna seguito da Enrique, uno schiavo malese, che Fernao ha comprato nelle Indie e che, riconoscente del trattamento umano e rispettoso del padrone, lo seguirà e lo proteggerà come un ombra ovunque vada.
Fernao ha preavvisato il suo arrivo a Siviglia a Diego Barbosa, suo lontano cugino, che lo accoglie con grande simpatia e cordialità. A lui Fernao confida i suoi progetti che Don Diego si dichiara subito pronto a sponsorizzare. A testimonianza della sua disponibilità lo desidera ospite nella sua stessa casa.
In spregio al Portogallo Fernao assuma un nuovo nome più adatto alla nazione che lo ospita:
Fernao Magalhaes diventa Fernando Magellano.

Diego Barbosa
Barbosa, memore del suo passato di marinaio ed oggi divenuto ricco ed influente si appassiona immediatamente al progetto di Fernando.
Barbosa comincia a lavorare con lui alla messa a punto di un piano dettagliato per realizzare la spedizione: insieme calcolano il numero delle navi necessarie, stimano la quantità di viveri che dovranno imbarcare e l’equipaggio che dovranno assoldare.
Barbosa è un uomo che si è fatto da se, molto orgoglioso del successo raggiunto e, all’apice della sua carriera, vuole dimostrare a Fernao quanto sia potente ed influente nella Spagna che conta. Non insensibile ad ulteriori guadagni vede inoltre nel piano di Fernao la possibilità di arricchirsi ulteriormente.

Siviglia
Nei tempi morti, Beatrice, figlia di Barbosa accompagna Fernando per le strade di Siviglia facendogli conoscere a poco a poco la città. Presto Beatrice, affascinata dai racconti delle avventure di Fernando, si innamora di lui ed anche Fernando corrisponde ai suoi sentimenti, anche se il ricordo di Maria Dolores resta una ferita aperta e destinata a non rimarginarsi mai più.
In men che non si dica, con al benedizione di Barbosa, i due si ritrovano fidanzati.
Fernando stringe una calorosa amicizia anche con Duarte, fratello di Beatrice, come lui uomo di mare, e che subito ha sposato l’ambizioso progetto del futuro cognato.
Barbosa, grazie alla sua influenza, ottiene udienza per Fernando presso la Casa de Contratacion, la società che decide il destino di tutte le nuove spedizioni.

Juan Arenda
Juan Arenda
Juan de Arenda presiede l’incontro e, secondo Barbosa, stante l’autorità di cui gode Arenda, questo è un buon segnale circa l’interesse che la Spagna nutre per il progetto.
Fernando non è un buon oratore; Magellano cerca di esporre il suo progetto con tutto l’entusiasmo di cui è capace cercando di trasferire la sua forte convinzione di poter trovare il passaggio a sud del Brasile.
Ma nonostante i suoi sforzi non riesce a convincere i suoi interlocutori.
Fernando annega nella solitudine la sua delusione, ma inaspettatamente il giorno successivo Juan de Arenda lo manda a chiamare e lo lusinga  accordandogli quella credibilità che fino ad ora Fernando non ha mai ottenuto. Juan de Arenda è un uomo molto ricco, molto potente ed ha intravisto nel progetto di Fernando l’opportunità per arricchirsi ulteriormente.
“Consideratemi vostro socio !”
Così conclude l’incontro con Fernando suggerendo l’opportunità di ottenere per la realizzazione del progetto anche il consenso del re.
Magellano impazzisce dalla gioia, chiama a Siviglia il cosmografo ed amico Ruy Faleiro ed insieme lavorano alla messa a punto di un documento da presentare al giovane re Carlo I.

Valladolid
Valladolid
Carlo I
Carlo I
Fernando e Faliero si recano a Valladolid con Juan de Arenda che già ha fatto le sue mosse per preannunciare la richiesta al re di ricevere con benevolenza Magellano e di voler accordare la sua fiducia al piano che gli verrà presentato.
Ha coinvolto in particolare il vescovo Fonseca, consigliere del giovane re solo diciottenne.
In cambio di tutti questi favori e del finanziamento dell’impresa Arenda chiede una consistente partecipazione ai guadagni della spedizione: richiesta che rende furioso Faliero, molto attento al denaro, ma che lascia del tutto indifferente Magellano accecato dall’entusiasmo per questa tanto amata avventura.
L’incontro di Magellano con il re non è privo di difficoltà : i due parlano lingue diverse e per comunicare sono costretti ad utilizzare il latino.
Magellano è in soggezione, Faleiro lo aiuta come può. Entrambi non vogliono scoprire del tutto le loro carte circa il ventilato passaggio da Ovets verso Est.

Il re è tuttavia rimasto impressionato dalla competenza di Magellano.

Magellano viene nominato Ammiraglio di una flotta che sarà composta da cinque navi e un documento obbliga tutti i funzionari del regno di Spagna a dargli tutta l’assistenza necessaria.
per dieci anni Magellano avrà il diritto esclusivo di sfruttamento della rotta aperta;
avrà diritto ad un ventesimo dei guadagni ottenuti nei territori scoperti dei quali avrà la carica di Governatore;
là dove vengano scoperte da Magellano più di cinque isole, due di queste saranno di proprietà dello stesso Magellano.

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