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Civiltà fenicia

La loro cultura > I Fenici
I Fenici :
  • dominarono il Mediterraneo per quasi 2.000 anni
  • inventarono e diffusero l’alfabeto che fu poi sviluppato dai Greci
  • inventarono per primi la vera struttura di una imbarcazione
  • superarono le colonne d’ Ercole e scoprirono le coste dell’Africa
  • arrivarono a latitudini mai più raggiunte per oltre 2.000 anni

Ma come avevano imparato a navigare i Fenici ?
Alla fine del II millennio a.C. che l'invasione dei cosidetti Popoli del Mare cancellò lo scenario storico e geografico allora esistente:
Le città greche furono annientate e i cittadini passati a fil di spada: Creta, Micene,  Tirinto, Troja,  Ugarit
Grandi imperi furono cancellati: Ittiti, Micenei, lo stesso Egitto, salvato dai mercenari Shardana al soldo del Faraone, perse la sua potenza, .
Le città del Libano: Byblos, Tiro, Sidone...  subirono stessa sorte e i popoli del Mare si insediarono nella terra di Canaan.
Popoli del mare


Gerard Herm scrive sui Fenici e riteniamo sia fondamentale nella loro identificazione. Vediamone insieme alcuni passi.
  • “I popoli del Mare furono quelli che trasformarono la costa Cananea in Fenicia”
  • “Dall’unione dei Popoli del Mare e i Cananei nacque la Nazione fenicia”
  • “Hiram (Hiram re di Tiro, n.d.A.) impiegò discendenti di quegli architetti che avevano un tempo edificato le regge micenee e i palazzi cretesi”
  • “Ebrei e Fenici erano popoli fratelli, entrambi provenivano dal Sinai”


Iscrizioni sui popoli del mare


Tutto ciò significa che città come quelle iberiche e sarde non erano semplici “Punti d’attracco” per viaggi commerciali.
Semplicemente erano città abitate già prima del 1200 a.C. e i Fenici non facevano altro che tornare nelle loro sedi del Mediterraneo Occidentale, quando i Greci li videro navigare verso Tharros, Tartesso, Lixius (In Africa), Karalis, Nora, Kornus, Bosa, Olbia, Nabui, Torres, Olbia, Alalia (Corsica)...
Altro che “punti d’approdo” o scali commerciali, queste erano grandi e ricche città dei popoli del mare già dal “Bronzo Antico”!
Il primo alfabeto di Ugarit

L’alfabeto fenicio trae spunto da
  • segni egiziani,
  • mesopotamici, e
  • dagli ideogrammi cretesi.
Il più antico alfabeto conosciuto, detto alfabeto  n. 1, é quello di Ugarit  del 1650 a.c., composto da 20 segni.
L’alfabeto n. 2 prende forma nel 986 a.c.,  sempre a Ugarit ed e’ di 22 lettere.
L’alfabeto fenicio era composto solo da consonanti; le vocali furono in seguito inserite dai Greci.
L’alfabeto fenicio cadde in disuso 4 o 5 generazioni dopo la caduta di Cartagine.

Astaroth e Baal
La religione fenicia era di derivazione Cananea, ma si caratterizzò nel tempo per il fatto che le varie città presentano elementi autonomi di culto e a volte anche divinità  particolari:
  • a Biblo le maggiori divinità sono El Baalat e Adonis
  • a Sidone Baal,  Astarte e Eshmun
  • a Tiro Melqart, Astarte ancora, Bait-ili, Baal-samen, Baal-malage
  • a Cartagine Tanit Baal e Baal Hammon

I Fenici svilupparono colonie in tutto il Mediterraneo:
  • in Africa settentrionale: Leptis magna, Utica, Cartagine, Tunisi
  • Sicilia occidentale : Drapana (Trapani), Lilibeo (Marsala), Panormo (Palermo), Mothya (Mozia);
  • Spagna: Gadir (Cadice), Ibiza e Cartagena
  • Sardegna: Bora, Cagliari, Bythia, Carloforte, Tharros e Sant’Antioco
  • e nelle siole: Creta, Rodi, Melo, Malta, Gozo, Cipro
si presume che anche Tebe in Grecia abbia origini fenicie.
Ogni colonia era indipendente e governata da un proprio re, assistito da un consiglio degli anziani.

In italia uno dei migliori reperti della civiltà fenicia si trova nello stagnone di marsala.
Al suo interno fu fondata la città di Mozia che una strada, oggi inabissatasi, collegava alla terra ferma.
Il suo porto, ben fortificato, era uno dei più strategici del Mewditerraneo.
La storia scritta dai Fenici scomparve con la totale distruzione di Cartagine e quella che ci e’ pervenuta e’ la storia riscritta dai vincitori ovvero dai Greci e dai Romani.
Questa storia parla di aberranti tradizioni fenicie quali :
  • prostituzione delle vergini di nobili famiglie
  • il sacrificio dei figli primogeniti maschi

Entrambe queste leggende sembrano poco giustificate.
In particolare la leggenda dei sacrifici umani nasce dal ritrovamento di grossi cimiteri in cui erano sepolti soltanto neonati.
Recenti analisi del dna, peraltro eseguita su reperti del Tofet di Mozia (Sicilia) hanno accertato che in questi grandi cimiteri di neonati erano sepolti sia maschi che femmine. La mortalità infantile era allora molto elevata.
Resta tuttavia inspiegato perché le spoglie di questi bimbi venissero concentrate in Tofet a loro dedicati.

dei Fenici potete anche vedere
 
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