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Vichinghi: Knar e Drakkar

Imbarcazioni
Knar
drakar
I Vichinghi erano un popolo di navigatori per eccellenza ed utilizzavano due tipi di barche :
  • il "knar" era la nave da trasporto tozza e robusta
  • l’ elegante "drakkar" era usato per le spedizioni guerresche

Drakkar
knar
Entrambi i tipi di barca avevano una caratteristica comune: disponevano di una prua ad entrambe le estremità. 
Questa struttura consentiva loro di arenarsi su di una spiaggia e di ripartire senza dover ruotare la barca di 180 gradi: 
bastava ruotare la vela quadra di cui erano munite o in assenza di vento rimettersi ai remi.
I Vichinghi usarono i Knar per le loro spedizioni esplorative e per i frequenti viaggi tra la Scandinavia, l'Islanda e la Groenlandia, sfruttando la stabilità che queste imbarcazioni garantivano.

Alcune delle navi vichinghe, in particolare quelle che erano state utilizzate per la sepoltura di nobili vichinghi, sono state ritrovate nel secolo scorso e raggruppate nel museo di Oslo.

Nel 1962 che alcuni archeologi rinvennero e ricostruirono un Knar nel fiordo di Roskilde, a nord-ovest di Copenaghen in Danimarca. La datazione effettuata con il metodo del carbonio 14 fa risalire la robusta nave da carico, conservata ora nel museo di Roskilde, all'anno 1000.
E' lunga circa 18 m e larga 5; è costruita con tavole di pino accuratamente smussate e sovrapposte; ha la chiglia e il fasciame di quercia calatafate con peli di animali intrisi di catrame; la prua e la poppa sono incurvate.
A differenza delle navi da guerra, il Knar era spinto quasi esclusivamente dalla grande vela quadra di lana, e aveva un albero fisso; le manovre erano di pelle di tricheco intrecciata; l'equipaggio, sistemato prua e a poppa, poteva stare seduto e, se necessario, remare.
Il remo di governo, o timone, si trovava a dritta.

Knar
I Vichinghi erano un popolo di mare. Esperti nel giudicare la velocità e la direzione del vento, conoscevano le correnti, e sapevano quando aspettarsi l'alta e la bassa marea.
Le tecniche di navigazione dei Vichinghi non sono ancora ben note, ma alcuni storici hanno avanzato l'ipotesi che i Vichinghi usassero le stelle per tracciare le rotte.
Un vichingo di nome Stjerner Oddi redasse una tavola che mostrava la direzione dell'alba e del tramonto, e che permetteva ai navigatori di dirigere facilmente i drakkar di porto in porto.
Una leggenda narra che i Vichinghi portavano sulle loro navi dei corvi in gabbia per lasciarli liberi qualora si fossero persi. I corvi avrebbero trovato istintivamente la terra, consentendo ai navigatori di trovare la rotta giusta
Si sa poco o nulla della navigazione magnetica dei Vichinghi, anche se alcune leggende narrano di piccole pietre magnetiche poste su un pezzetto di legno galleggiante sull'acqua.

knar
knar con vela e remi
Il drakkar aveva 2 metodi di propulsione: remi e vela.
  • la vela, in mare aperto, permetteva al drakkar di viaggiare più velocemente
  • i remi erano usati in prossimità della costa per aumentare rapidamente la velocità (in caso non ci fosse stato vento) e durante un combattimento.
I drakkar non disponevano di panche ed i vogatori sedevano su dei bauli contenenti i loro effetti; erano tutti delle stesse dimensioni e dell'altezza giusta per consentire all'equipaggio di remare agevolmente.
Non si sa con certezza di cosa si nutrissero ma il cibo veniva conservato : la carne ed il pesce venivano coperti di sale; anche l’affumicamento era una tecnica usata per la conservazione.
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Un'altra fonte di sostentamento era la pesca. I Vichinghi si cibavano anche di mammiferi acquatici: il tricheco era considerato una prelibatezza.
I marinai bevevano prevalentemente acqua, ma a bordo vi erano anche scorte di birra e di latte.

Durante la notte i Vichinghi sapevano determinare la latitudine con l’astrolabio.
L'astrolabio è uno strumento con cui si misurano gli angoli celesti. Fu inventato dai Greci pare da Ipparco di Nicea (II sec. a.c.): il nome deriva dall’unione dei termini greci "astron e lambano"; letteralmente “prendo gli astri”Fu ereditato e molto sviluppato dagli Arabi.

Astrolabio
astrolabio
Durante il giorno, mancando la stella polare, i vichinghi facevano affidamento sul "solskuggaf jolor"  o “tavola dell’ombra del sole” un piccolo gnomone o asticciola, fissato perpendicolarmente al centro di un disco di legno inciso con cerchi concentrici. Il disco, per essere tenuto in livello, veniva fatto galleggiare in un recipiente pieno d'acqua; l'ombra dell'asticciola si allungava o si accorciava a seconda che la nave si dirigesse a nord o a sud. Arrivando in un determinato posto, i marinai prendevano nota a quale cerchio segnato sul disco arrivava l'estremità dell'ombra; per fare ritorno allo stesso posto, navigavano in direzione nord oppure sud, fino a quando l'estremità dell'ombra raggiungeva quello stesso cerchio, poi si dirigevano verso est o verso ovest lungo la stessa latitudine fino a raggiungere il porto desiderato. Il disegno in alto è ricavato da un pezzo di meridiana ritrovato in Groenlandia. 

Tavola dell'ombra del sole
l'ombra del sole
Scavi relativi al drakkar di Gokstad
Gostad
La nave di Gonstad fu tumulata con il corpo di un guerriero e perfettamente conservata grazie ad imponenti masse di argilla sotto cui venne sepolta.
  • Costruita in legno di quercia, era adatta sia alla navigazione costiera che in mare aperto.
  • Lunga circa 26 metri e larga 6, si è stimato che l’albero in origine dovesse misurare dai 12 ai 14 metri; sui fianchi della nave c’erano fori per 16 paia di remi.
  • Lungo le murate una rastrelliera conteneva 64 scudi appesi, 32 per bordo, colorati in giallo e nero con funzione decorativa e non facevano parte dell’armatura dei guerrieri.
  • La chiglia della nave di Gokstad era ricavata da un solo tronco. Le assi dello scafo si sovrapponevano una all’altra con connessioni calafatate con pelo di animale intriso di pece.
  • Il fasciame al di sotto della linea di galleggiamento era legato alle nervature con radici di abete rosso, mentre il resto della nave era tenuto insieme con chiodi di legno.
  • Il timone era costituito da un unico tronco di quercia assicurato al fianco destro della nave in prossimità della poppa.

Museo di Oslo: Gonstad
Gostad
Museo di Oslo: Oseberg
Osemberg
La nave di Gokstad, in mostra al museo delle navi vichinghe di Oslo in Norvegia.
Il drakkar era un'imbarcazione usata principalmente per scopi militari durante il Medioevo, e per compiere viaggi esplorativi in Islanda e Groenlandia.
Lo sviluppo del design tipico di queste navi fu il risultato di un'evoluzione durata secoli, che raggiunse l’apice intorno al IX secolo. In Norvegia i drakkar furono usate fino al XV secolo.

Il  progredire della tecnologia navale scandinava é riscontrabile nella nave di Oseberg, datata intorno all‘ 815 – 820, e che é stata rinvenuta in un luogo di sepoltura nella contea di Vesfold, a sud di Oslo.
La Oseberg può essere considerata come uno dei primi veri drakkar, anche se era relativamente fragile rispetto a molti suoi successori: si pensa infatti che fosse usata solo per viaggi lungo costa.
Il drakkar più grande trovato finora misura oltre 35 metri in lunghezza, e fu scoperto da alcuni archeologi danesi nel porto di Roskilde nel 1997.

Attacchi dal mare rapidi e vincenti ! 
Cosa rendeva i Vichinghi invincibili ?
Proviamo ad esplorare i segreti di Gostad !

Nel rispetto dei criteri costruttivi usati dai Vichinghi, assitiamo alla ricostruzione della Gostad. 
Può una nave vichinga reggere il confronto con una nave moderna ? 
Elasticità e navi leggere e flessibili ma ….
= tante via d’acqua
mancanza di madieri, coste non incastrate ma inchiodate nella chiglia
= infiltrazioni
calafatavano anziché con stoppa con peli di vacca intrecciati o alghe
= rapida usura (vie d’acqua)
bordi bassi = 1,95 = poca resistenza al vento laterale
= grande scarroccio
a pieno carico 1,10 sotto la linea di galleggiamento e 0,85 sopra
= spruzzi a go go
i lati erano forati a 0,40 sopra la linea di galleggiamento per far passare i remi
= altra via d’acqua
quando c’era acqua a bordo (quasi sempre) si vogava solo a prua e a poppa; al centro i rematori lasciavano i remi e con le sassole sgottavano acqua; larghe 5 metri chi sgottava doveva fare lanci lunghi bagnando se stesso e i rematori.

barca con fori per i remi
Vela quadra
= scarsa capacità di risalire il vento
barche leggere e con poco pescaggio
= forte scarroccio con vento al traverso
per compensare lo sbandamento 
= remavano i rematori sottovento mantenendo la nave piatta sul mare; ciò consentiva ai rematori sopravento inoperosi di sgottare e in questo modo riuscivano a mantenere la rotta.

drakkar in navigazione
Sui knar praticamente non si poteva dormire; ogni uomo sedeva sulla propria cassa (contenente vestiti e cibo); si navigava sempre bagnati (forti tracce di artrite nei resti vichinghi trovati); praticamente impossibile avere cibi caldi in navigazione sopravvivevano i forti per :
  • remare,
  • sgottare,
  • spingere le navi a terra (da un fiume all’altro),
  • combattere
Vi era tuttavia un forte spirito di corpo: tra i due vichinghi che remavano a destra e a sinistra si stabiliva un legame di sangue molto forte: anche in battaglia si proteggevano l'un l'altro.

knar in navigazione
dei Vichinghi potete anche vedere
 
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